Il racconto di una lezione di cucina con il gusto della natura
Dopo una settimana frenetica, cucinare è il mio toccasana, ma a volte non mi basta più ritrovarmi nella mia cucina, desidero imparare trucchi e segreti da chi sapientemente me li può svelare. Così sabato scorso, ho deciso di partecipare ad un corso di cucina. Qualcuno già dirà: un altro corso ancora? Ma quanti ne hai già fatti? E’ vero non li conto neanche più. Ma un corso nelle cucine dell’Hotel Four Seasons di Milano è innanzitutto un’esperienza interessante, divertente ed emozionante.
Al mio arrivo sono stata subito coccolata con una deliziosa ed elegante colazione. Caffè, succhi di frutta, brioches, ed eccomi già ripagata dell’ennesima levataccia per essere lì presente alle 9.00. Dopodiché io e gli altri partecipanti, come una perfetta brigata, ci mettiamo ai fornelli. Il menu di questa giornata prevedeva ingredienti colori sapori e profumi in grado di coinvolgermi ed affascinarmi. I piatti proposti alternavano diligentemente sapori veri, genuini, di terra e di mare come la zuppetta di conchigliacci, bietoline, carciofi e patate.
Crema di pastinaca, con ostrica al vapore e il suo fumetto, chips di carote nero e bottarga di muggine
Il ritmo di questo incontro di cucina viene scandito da continue attenzioni per tutti i partecipanti, dall’ aperitivo sorseggiando Prosecco accompagnato da acciughe e mortadella di un bontà semplicemente sorprendente, dal ricettario che comprende non solo le ricette della giornata ma anche quelle necessarie alla preparazione del fondo bruno di pollo per la ricetta del medaglione di filetto in crosta di parmigiano. Cosa dire infine dei consigli e delle tecniche generosamente dispensate dallo Chef Elias Caschili che hanno impreziosito ognuna delle ricette da replicare una volta tornati a casa?
Zuppetta di conchigliacci, bietoline, carciofi e patate
Aperitivo : Pane Carasau, Mortadella , acciughe e cipolotti
Non si può non rimanere coinvolti da questo chef che, preferendo alla ricerca di una visibilità mediatica, la valorizzazione di ogni ingrediente per arrivare (come dice lui) ad “ una condivisione di testa, gola e cuore in ogni piatto”. Infatti nelle sue preparazioni viene valorizzata al massimo la qualità degli ingredienti, per una cucina piena di ricordi, sapori, colori, e grande attenzione alle materie prime. Solo in questo modo ogni ingrediente mantiene il gusto che la natura gli ha dato, ritrovando cosi in ogni piatto la sintesi e l’essenza del gusto dell’ingrediente principale. Queste sono le motivazioni che rendono speciale la brigata dell’Hotel Four Seasons, nonostante lo chef Sergio Mei, abbia da poco lasciato le cucine dell’Hotel.
Calamari cacciaroli farcito al pane perso con erbette arrostite all’aglio, olio e peperoncino , pesto di olive
Infine, lo sguardo vivo ed entusiasta di Elias, che coadiuvato da Carmine e Gabriele, mi emozionava nel raccontarmi le ricette e nel guidarmi nella loro preparazione, non mi replicava il proprio sapere appreso nel corso degli anni dal suo mentore,lo Chef Sergio Mei, ma era l’espressione naturale di chi vive quotidianamente il proprio lavoro con un’attenzione costante, e al desiderio di far vivere ad altri, attraverso un percorso gastronomico, un’esperienza totale all’interno della cucina di questo albergo di indubbia e raffinata eleganza.
Tarteletta sablée al cioccolato e pere con gelato alla cannella, salsa vaniglia
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